Luca G.
acrilico su tela cm 110x110
il Perticato, luglio 2000
coll. Giuseppe Galleri (MI)
attimi di persone
persone in un attimo
attimi spudoratamente rubati
vergati dal lampo di uno sguardo
e non necessariamente ritratti
non semplice anima
non facile sensibilità
...sulla punta della memoria
indagabili
se
vogliono
farsi riconoscere
PI
acrilico su tela cm 110x110
il Perticato, luglio 2000
coll. Giusepppe Galleri (MI)
Erica R.
acrilico su tela cm 110x110
il Perticato, 2001
coll. Erica Rossi
Casalbuttano (CR)
Arisi
acrilico su tela 110x110
il Perticato, 2001
coll. Giancarlo Arisi
il Perticato, Casalbuttano (CR)
Alessandra G. (Principessa)
olio su tela cm 110x110
il Perticato 2002-03
Silvio R.
acrilico su tela cm 110x110
il Perticato ,2002
Pittore
acrilico su tela cm 110x110
il Perticato 2002
coll. Stefano Peroli (Parma)
Musicologo
(Danilo Faravelli)
acrilico su tela cm 110x110
il Perticato 2001-02
BASSO CONTINUO
Pulsa.
Pulsa lo sguardo, pulsano le nari dilatate, la bocca grande.
Il volto vibra come un basso continuo per una musica ordinata.
Ordinatissima, sì, questa musica è ordinatissima, lo sguardo un ponte
levatoio dalle cui inferriate permette di vedere oltre.
Forza. Del rosso, del nero e del grigio che diventa intenso e così
intelligente da non vantarsi di essere il custode dell’arcobaleno…
Forza, non può essere altrimenti
Suono di marcia, la “Marcia turca “ di Mozart.
Un’anima impietosamente messa a nudo?
A nudo? Troppo a nudo? Sì, forse, ma da un abitante del suo stesso pianeta.
Alberto Farassino
olio su tela cm 110 x 110
il Perticato, gennaio 2003
coll. Fulvia Pedroni Farassino (MI)
Saoul S.
acrilico su tela cm 110 x 110
il Perticato, 2001
Rinascimento
acrilico su tela cm 120x70
il Perticato 1998-2000
RINASCIMENTO
Un principe in jeans, col suo cane, come nel Rinascimento.
E’ alla città di Troia che sta pensando, forse. A calcoli di forze e tensioni per elaborare strutture.
E’ giovane e pensa al passato come al futuro, il presente è noncuranza per ora.
La testa pettinata con le dita, il volto senza elementi hanno colori e forme immaginabili
L’attimo è di sosta, la mano appoggiata sul bordo della balaustra, l’altra a pugno sul fianco. Nell’inarco all’indietro della schiena si presagisce un sospiro di sollievo.
Lo specchio nero dietro non è vuoto, è lo schermo su cui proiettare i pensieri, una lavagna su cui scrivere e disegnare scherzi e indovinelli, un sipario che protegge emozioni che non chiedono di essere riconosciute.
Non guarda qui. E’ un Signore del Tempo che porta sul petto uno scudo: la porta per l’altrove.
Saoul + Ares
acrilico su tela cm 160x80
il Perticato agosto 2001
rif. G.B. Moroni
il Cavaliere in rosa 1561
Bianco/Nero + Nero/Bianco
acrilico su tela
cm 168x80 + 160x80 (2 tele)
rif. Caspar David Friedrich
Donna alla finestra, 1822
Bube
tecnica mista cm 150x110
Crema 2009
RITRATTI ROSSO + GRIGIO + BIANCO
Sciabolate di bordeaux pulsante, grigio di payne silenzioso,
squarci maleducati o lumeggiature corpose convivono
civilmente… e la scrittura apre gli sfondi a paesaggi immaginabili,
mutevoli come il pullulare dei paesaggi fiamminghi.
Le figure si aprono sorridenti a pennellate di sorniona ironia.
Folletto
acrilico su tela cm. 101 x 101
Crema 2012
collezione Daniela e Raimondo Artesani
Cologno Monzese (MI)
LA BALLATA DEL FOLLETTO
Canta a squarciagola
le canzoni inventate
fischia con garbo
le canzoni antiche.
Il prato “millefiori”
ascolta i suoni dolci
accoglie le danze
del folletto (dagli occhi neri).
Ride coi denti belli
come quelli della madre
piccole perle brillanti
che illuminano la luna,
ride con gli occhi grandi
come quelli del padre
lanciando arcobaleni
che scivolano nella luce.
L’acqua li accanto
accoglie i colori
che semina il folletto (dagli occhi neri)
Racconta stralunate storie
di neve e di sospiri
di gemme luccicanti
di ali divertite,
sussurra poesie
vestite di pensieri
mangiate come le ore
vissute come piume.
Il vento molto allegro
carezza il battito di ciglia
che allieta il folletto (dagli occhi neri).
Scrive sui coriandoli
le note dei suoni veri
strappa dalle nuvole
manate di gialle lucciole.
Il bosco attento e vivo
contempla l’argenteo silenzio
centellina il sorriso
del folletto (dagli occhi neri).
Rincorre le farfalle
chiedendo di guardare
le ali profumate,
accoglie nella mano
la polvere bellissima.
Il cielo li vicino
racchiude il profondo azzurro,
lo stupore blu cobalto
del folletto (dagli occhi neri).
Disegna nel suo cuore
le ali di ogni dove,
dipinge con amore
le ali di ogni come.
L’amore li vicino
lo sogna nel suo scrigno,
l’amore li vicino
lo accoglie nella luce.